
IL TORRONE
Amatissimo da tutti, il torrone è un dolce presente su tutto il territorio nazionale e non solo.
Il suo nome ha origine dal verbo latino torrere cioè abbrustolire, questo fa riferimento alla frutta secca (mandorle, noci o nocciole) presenti al suo interno.
Il primo documento che si trova in Sardegna con riferimento al torrone è datato 7 Dicembre 1614 a Cagliari e attesta la presenza di torrone di due varietà, quella nere e quella bianca.
Oggi la produzione è bianca, leggermente tendente al panna e anche in Sardegna la lavorazione segue la ricetta classica nazionale.
Bastano pochissimi ingredienti, miele, albume d’uovo, mandorle e ostia per il tradizionale,in alcune produzioni viene utilizzato anche lo zucchero.
Uno dei posti più famosi per la produzione del torrone nella nostra isola è Tonara, dove viene eseguita ancora la lavorazione artigianale, il procedimento è abbastanza semplice e in pochi passaggi si otterrà una vera e propria delizia. Inizialmente bisogna tostare e spellare la frutta secca, in questo caso le mandorle, poi sciogliere a bagnomaria il miele, rigorosamente sardo.
Una volta che il miele è completamente sciolto aggiungere gli albumi delle uova montati precedentemente a neve e tenere il tutto sul fornello a bagnomaria per 45 minuti.
Successivamente versare nel composto le mandorle e amalgamare velocemente il tutto, dopo averlo ben mischiato adagiare su una teglia di alluminio con alla base un ostia e livellare.
Una volta asciutto conservare nella carta da forno ed ecco qui pronto al consumo anche se si consiglia di provarlo servito freddo.
PS: ovviamente è impossibile non leccarsi le dita dopo averlo mangiato.